I dati riguardanti l’immatricolazione in Europa sembrano poter portare ad un nuovo slancio economico per l’intera economia del vecchio continente.
Si parla dell’immatricolazione dei veicoli con l’intera economia europea che conta di poter uscire dalla crisi nel minor tempo possibile. Si tratta di un obiettivo difficile da raggiungere, ma comunque ambizioso per il Vecchio Continente che non vuole fermarsi di fronte le difficoltà e mettersi alle spalle l’emergenza sanitaria da Coronavirus che ha ‘affossato’ il paese.
Ecco quindi che il lavoro messo in atto è bello importante per tutte le case automobilistiche e soprattutto ci si impone di avere una crescita dal punto di vista economico copiosa per tornare ai fasti dei vecchi tempi. Andiamo a scoprire gli ultimi dati riguardanti l’immatricolazione delle auto e le prospettive future.
Nel mese di maggio, nell’Europa Occidentale, si conta l’immatricolazione di un 1.083.795 auto, dati in netto rialzo rispetto allo stesso mese del 2020, con un +73,7% complessivo. In quella circostanza le misure imposte dal lockdown, causa Covid, erano molto severe. Ecco quindi che i dati resi noti dall’Acea, associazione dei costruttori auto europei.
Si va ad operare a dispetto di un confronto con lo stesso mese del 2019, con il quale invece si è registrato un calo pari al 25%. Da sottolineare come nei primi cinque mesi dell’anno sono state immatricolate ben 5.204.398 vetture, in crescita del 31,1% sull’analogo periodo del 2020. Anche in questo caso la perdita rapportata al 2019 è del 25%.
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Si registra come il gruppo Stellantis abbia immatricolato il 60,9% in più dello stesso mese 2020, con una quota pari al 20,7% a fronte del 22,3%. Ecco che nei cinque mesi le auto vendute da Stellantis sono state 1.119.830. La crescita è stata pari al 37,9% sull’analogo periodo dell’anno scorso e la quota che sale dal 20,5 al 21,5%.
“La pandemia morde meno e le prospettive economiche dell’Europa Occidentale migliorano, ma per l’automobile è sempre allarme rosso- afferma il centro Promotor – Lo stanziamento per gli incentivi all’acquisto di auto con alimentazioni tradizionali con emissioni tra 61 e 135 gr/km di CO2 che avrebbero dovuto durare per l’intero primo semestre 2021, si è esaurito l’8 aprile e in mancanza di un rinnovo per i mesi che mancano alla fine del 2021 è lecito prevedere un crollo”.
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