Rocco Papaleo é senza dubbio uno dei più popolari esponenti della cinematografia italiana. La sua professionalità si riscontra, soprattutto, quando continua ad impegnarsi in nuovi progetti lavorativi, nonostante la malattia che lo affligge fin da ragazzo.
L’attore si é sempre contraddistinto per le sue straordinarie caratteristiche artistiche. È capace di spaziare dalla comicità più sfrenata all’interpretazione dei ruoli più impegnati senza mai cedere alla sofferenza che lo perseguita.
Dai numeri sui libri ai numeri al cinema
Rocco è originario di un’amena località lucana, Lauria. Da giovane la sua famiglia non sembra credere nelle sue potenzialità artistiche ed è per questo che, forse per accontentare i suoi genitori, si iscrive alla facoltà di Matematica a Roma.
Durante il suo soggiorno nella capitale ha la possibilità di entrare a contatto con il dorato mondo dello spettacolo ed è proprio in quegli anni che inizia la sua gavetta esibendosi in diverse forme d’intrattenimento: il varietà, il cabaret, la musica e le rappresentazioni teatrali.
Il primo suo progetto più solido é la partecipazione alla serie televisiva Classe di ferro. Papaleo ottiene una parte nella fiction, ma si dedica anche alla sceneggiatura. L’esordio sul grande schermo è poco più di una comparsata in un cult della cinematografia, Il male oscuro diretto da Mario Monicelli.
Rocco Papaleo conquista il favore del grande pubblico quando ottiene una parte ne I laureati, il film campione di incassi di Leonardo Pieraccioni. Ma il vero successo lo raggiunge quando scrive e dirige l’indimenticato Basilicata coast to coast che lo porterà a conquistare il David di Donatello, il Nastro d’argento e il Globo d’oro come miglior regista esordiente.
Il legame con il suo amato sud non si è mai dissolto ed è per questo che l’ultimo film di Papaleo, Scordato, è ambientato quasi completamente tra Salerno e la Basilicata. Il registra ha scelto non a caso la città campana, poiché ha intenzione di far conoscere al pubblico italiano la bellezza di questa città così ricca di storia e quindi set ideale della sua ultima fatica.
La sofferenza di Rocco
Il suo carattere riservato e schivo é forse conseguenza dei disagi che la sua malattia gli ha provocato fin da bambino. Rocco ha ereditato un gravissimo disturbo da suo papà. L’attore non riesce a vedere bene poiché affetto da una severa forma di miopia che lo ha fatto soffrire non poco negli anni della sua infanzia e adolescenza.
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Le difficoltà di visione lo hanno spinto ad acuire il senso di immaginazione e a sviluppare, sempre più, la fantasia che è diventata l’arma vincente della sua professione. Chiudendo gli occhi Rocco é capace di vedere oltre i confini. Questo talento è diventato il motivo del suo successo e oggi Papaleo può ripensare con un sorriso ai tristi momenti che ha vissuto da bambino quando i suoi compagni di scuola lo schernivano senza pietà.