Little Tony ha avuto una vita sentimentale piuttosto turbolenta, ma una sola figlia, Cristiana Ciacci, che ha ereditato da lui la passione per la musica. La donna, però, si è sentita spesso abbandonata dai suoi genitori.
Ricevere la giusta considerazione da parte dei propri genitori può essere certamente naturale, ma non sempre così scontato. E i casi di questo tipo sono più numerosi di quanto si possa pensare, alcuni dei quali coinvolgono anche i personaggi del mondo dello spettacolo. Emblematico è quanto accaduto a Cristiana Ciacci, l’unica figlia di Little Tony, nata dalla relazione che il cantante ha avuto con Giuliana Brugnoli, che solo adesso ha avuto la forza di raccontare la sofferenza che lei ha patito quando lei era più giovane.
Oggi Cristiana sta per compiere 48 anni ed è legatissima al suo amato papà, al punto tale da avere scritto un libro a lui dedicato, dal titolo “Mio padre Little Tony“, un’opera però piuttosto controversa. Qui, infatti, lei racconta non solo quello che ha sempre provato e prova tuttora per lui, ma anche il dolore vissuto quando non aveva la possibilità di averlo vicino. Ad amplificare il tutto c’era poi il comportamento della mamma, anche lei spesso assente.
Cristiana Ciacci e il dolore per l’assenza di papà Little Tony: lei ora racconta tutto
“Mio padre e mia madre erano spesso assenti, ma non faccio loro una colpa per questo – ha detto a Mara Venier in un’intervista a ‘Domenica In’ -. Spesso mi sono sentita un pacco non desiderato. Finivo per essere lasciata da parenti e tate quando loro avevano impegni di lavoro”.
Ma, paradossalmente, questa lontananza del papà l’ha spinta ad appassionarsi alla musica, nella speranza che questa potesse essere un collante che potesse renderli più uniti. Nonostante i dissapori passati, lei ora è riuscita a perdonare papà Little Tony “Lui era un uomo generoso con il suo pubblico e affettuoso con loro, ma allo stesso tempo totalmente assente con sua figlia” – sono state le parole di Teresa Giulietta, che ha curato la prefazione del libro.
Cristiana da ragazza ha combattuto a lungo con l’anoressia, problema che però il papà non ammetteva. Solo la scomparsa della mamma, avvenuta nel 1993 a causa di un tumore ha contribuito a riunirli. “Molti miei malesseri erano di natura psicologica, per questo lui tendeva a sottovalutarli – ha detto ancora la donna -. Noi ci siamo spesso scontrati e abbiamo discusso, ma tra noi c’era un affetto enorme. Con il passare del tempo abbiamo trovato un punto di incontro, lasciando da parte gli argomenti che ci facevano discutere. Io ho avuto tante carenze affettive, anche se mamma e papà tornavano dai loro viaggi con regali per me. Io volevo loro e non c’erano. Per questo ho avuto un’adolescenza complicata ed ero spesso arrabbiata”.