Robbie Williams è uno dei più celebri cantanti pop degli anni ’90 – 2000. È stato spesso protagonista di vicende legate alla droga e all’alcool, ai limiti della legalità. Ultimamente ha anche svelato di aver sofferto per una grave malattia che lo ha costretto in casa per più di tre anni.
La sfavillante carriera che lo ha visto diventare leader della boy band più famosa d’Inghilterra e del mondo, lo ha portato più volte fuoristrada ed è per questo che Robbie si è guadagnato il nome di componente più trasgressivo degli amatissimi Take That.
È nato nello Staffordshire, nel 1974. Figlio di un celebre attore che lo portava al suo seguito durante le tournée in giro per il Regno Unito. E’ proprio in occasione di questi viaggi che Robbie decide che il mondo dello spettacolo sarà la sua vita.
Ma fu la mamma l’artefice del suo più grande successo. I suoi esordi ricordano gli inizi di una commedia inglese. Il ragazzo risponde ad un annuncio sul giornale in cui si ricercavano ragazzi di bella presenza con qualche attitudine artistica, per formare una boy band. Incredibile a dirsi, ma è proprio così che nacque il fenomeno più popolare degli anni ’90: i Take That.
La storia la conoscono tutti e in breve tempo il fantastico quintetto spopola in tutto il mondo e ben presto verrà paragonato addirittura ai celeberrimi loro predecessori, i Beatles. La struttura del gruppo è molto simile, ma i cinque conquistano il cuore di milioni di ragazzine anche con le loro sensualissime coreografie.
Le dipendenze che lo portano a lasciare la band
In qualche anno però l’idilliaco periodo viene spezzato da un fulmine a ciel sereno. Robbie inizia ad avere seri problemi di dipendenza da alcol e cocaina. il clima all’interno della band diventa insostenibile e Robbie, per sua scelta o per quella degli altri, esce dalla band lasciando tutto il pubblico senza parole.
La salvezza dalle gravi dipendenze arriva, addirittura, dal grande Elton John che lo aiuta a entrare in comunità e a disintossicarsi da tutte le sostanze che lo stavano distruggendo. Inizia, quindi, una eccezionale carriera da solista che lo porta a conquistare un numero spropositato di riconoscimenti tra i quali i British Awards e i British Icon Awards.
L’incubo della malattia
L’incubo di Williams non finisce qui. Il cantante viene messo ancora una volta a dura prova. Si ammala e la sua vita viene rovinata nuovamente da incredibili sofferenze. Dal 2006 al 2009, Robbie confida di aver sofferto per una forma severa di agorafobia.
Sembra quasi la legge del contrappasso: dalla passione smodata per il pubblico sterminato nasce il terrore per i luoghi affollati. Gli attacchi di panico lo travolgono e lui non riesce a condurre una vita normale. Tende ad evitare qualsiasi situazione esterna, non prende più la macchina e finisce per rinchiudersi in casa per più di tre anni.
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In quel periodo si stima abbia perso ingaggi che gli avrebbero assicurato guadagni superiori ai 15 milioni di dollari. Ma la malattia non lo abbandona fino a quando non gli viene tesa una mano dai suoi amici di sempre. Sì proprio loro: i fedeli compagni, componenti dei Take That.