Una vita alla corte dell’ex premier Silvio Berlusconi. Ma per il noto giornalista, oggi 90enne, le cose non vanno bene
E’ stato, per anni, un fido scudiero di Silvio Berlusconi. Perdonate il gioco di parole. Sì, perché stiamo parlando di Emilio Fede. Ancora una volta, il giornalista fa parlare di sé. E non mancano le polemiche.
Oggi 90enne, già direttore del TG1 (dal 29 maggio 1981 all’8 agosto 1982), di Videonews (dal 31 ottobre 1989 al 10 settembre 1991), di Studio Aperto (dal 16 gennaio 1991 al 31 maggio 1992) e del TG4 (dal 1º giugno 1992 al 28 marzo 2012). Per anni una delle persone più vicine all’allora presidente del Consiglio, presidente del Milan, nonché editore di Mediaset, Silvio Berlusconi.
Una lunga carriera sulla carta stampata e in RAI. Emilio Fede si fa apprezzare per i suoi reportage in Africa. Ma dagli anni alla guida del TG4, la sua figura viene, sempre di più, associata a quella di Silvio Berlusconi. Tante le parodie che lo disegnano come megafono del Cavaliere.
La sua esperienza alla direzione del telegiornale non finisce bene. E nemmeno, sembrerebbe, il suo rapporto con Berlusconi. Con Mediaset finisce anche in causa. Viene coinvolto e condannato definitivamente per il cosiddetto “Caso Ruby”.
Ricorderete tutti la bella diciassettenne marocchina Karima El Mahroug, detta Ruby Rubacuori, fatta passare, anche in Parlamento per la nipote dell’allora premier egiziano, Mubarak.
Insomma, una vera e propria epopea, quella di Emilio Fede, sempre alla corte di Silvio Berlusconi. Fede, infatti, nel bene o nel male è sempre stato un personaggio capace di far parlare di sé.
Emilio Fede si sente povero
E così accade, anche questa volta. Hanno destato grande scalpore le dichiarazioni del giornalista. Soprattutto perché arrivate in un periodo in cui molti italiani fanno fatica ad arrivare a fine mese. Ebbene, secondo quanto dichiarato, Fede non sarebbe soddisfatto della sua pensione. Che, tuttavia, sarebbe di tutto rispetto.
“Dopo tanti di lavoro ho una pensione da 8 mila euro. E non mi bastano. Mi ritrovo infatti a dover pagare ogni mese la rata della macchina, in leasing, l’autista, la badante e l’affitto di casa. A questo dobbiamo aggiungere le bollette” ha detto con amarezza.
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E di certo non sono mancate le polemiche. Gli italiani insorgono. Ma Fede rincara la dose: “Non sono certamente tanti, perché ci sono poi la cameriera ad ore, le bollette dei telefonini e la benzina. Prima invece non pagavo niente. Sommando tutto, non mi resta niente”.