In un’intervista concessa a “Verissimo”, Marisa Laurito ha aperto totalmente il proprio cuore. Certi dolori non si cancellano
Ha appena compiuto 71 anni. Ma certi dolori non si possono scordare. Non possono essere cancellati. Nemmeno quando è passato tanto tempo. E’ così anche per Marisa Laurito. Ecco il suo accorato sfogo.
Attrice emblema della napoletanità. Marisa Laurito ha sempre voluto fare l’attrice e si è formata alla grande scuola di Napoli, anche spiando un genio come Eduardo. Ha recitato in una ventina di film: debutta al cinema nel 1976, prima in piccole parti, come in “Pari e dispari” del 1978, con Bud Spencer e Terence Hill, fino a ruoli più incisivi, come in “I guappi non si toccano” del 1979, con Pino Mauro e Richard Harrison, fino a “La pagella” del 1980, con Marc Porel, dove interpreta la moglie di Mario Trevi, protagonista del film.
Recentemente, tra il 2019 e il 2021 è tornata al cinema dopo un lungo periodo di assenza. Recita infatti in “W gli sposi” di Valerio Zanoli (2019) e “I fratelli De Filippo” di Sergio Rubini (2021.
E’ negli anni ’80 che la popolarità di Marisa Laurito cresce a dismisura. Lavora infatti al fianco di Renzo Arbore in “Quelli della notte” (1985) e con Raffaella Carrà nello show di prima serata “Buonasera Raffaella” andato in onda tra il 1985 e il 1988.
Nel 1991 condivide addirittura il set con Antonio Banderas nella pellicola “Terre nuove”, ottenendo poi il premio per la migliore attrice protagonista al Festival del Cinema di Bogotà. Dal 2000 si dedica maggiormente al teatro. Nel 2020 viene scelta come direttrice artistica del Teatro Trianon di Napoli per il triennio 2020-2022.
Il dramma del passato
In un’intervista concessa a “Verissimo”, Marisa Laurito ha aperto totalmente il proprio cuore. Lo ha fatto anche grazie al garbo e alla professionalità di Silvia Toffanin. L’attrice napoletana ha parlato del rapporto con i genitori, entrambi molto rigidi. Ma che le hanno insegnato come soffrire per raggiungere i propri sogni e obiettivi.
Ma i ricordi più struggenti sono legati alla madre: “Mamma era una donna straordinaria. Intanto era un’artista. Era una concertista, si era diplomata. Suonava il pianoforte. Non ha potuto mai fare concerti perché faceva la mamma. Era un’epoca diversa. Ho imparato molto da lei. Aveva una voce meravigliosa, canticchiava sempre, dipingeva. Era una vera artista. Soprattutto mi ha insegnato il sorriso e l’amore, amare è accogliere. Lo metteva in atto quotidianamente”.
Purtroppo la mamma è mancata quando Marisa non aveva ancora compiuto 25 anni. La malattia l’ha portata via in un anno e per accudirla l’attrice ha messo in pausa la sua vita. “Ho mollato tutto per starle accanto. Questa malattia terribile è durata un anno. Mi sono trovata a essere stravolta da tutto questo”.