Appena 51enne, la carriera di Daniele Liotti è molto lunga e variegata. E in famiglia non è l’unico a essere bellissimo
Uno degli attori più apprezzati del panorama italiano. Ambito e desiderato soprattutto dalle donne. Eh già, da anni Daniele Liotti è certamente un sex symbol, che piace molto al gentil sesso. Ma lo sapete che in famiglia c’è qualcuno addirittura più bello di lui?
Appena 51enne, la carriera di Daniele Liotti è molto lunga e variegata. Come attore è riuscito a spaziare dalle commedie, alle storie sentimentali fino ai ruoli drammatici. Un eclettismo, unito alla sua bellezza e al suo fascino, che lo hanno fatto lavorare moltissimo. E con registi e produzioni molto importanti.
Esordisce al cinema nel 1993 con “Un vampiro a Miami”, ma il primo cult a cui partecipa è “Cresceranno i carciofi a Mimongo”, regia di Fulvio Ottaviano (1996). Lo troviamo anche al fianco di Teo Mammucari in “Streghe verso Nord”, di Giovanni Veronesi, film del 2001. Da menzionare anche il film del 2003 “Il fuggiasco”, con la regia di Andrea Manni. E, più recentemente, due commedie molto apprezzate dal pubblico: “Tutta colpa di Freud” di Paolo Genovese (2014) e “Un figlio di nome Erasmus” di Alberto Ferrari (2020).
Ancor più lunga la carriera in televisione. Tra le fiction di maggiore successo possiamo senza dubbio menzionare “L’inchiesta” di Giulio Base (2006), “Il generale dei briganti” di Paolo Poeti (2012), “Un’altra vita” di Cinzia Th Torrini (2014) e Duisburg – Linea di sangue”, di Enzo Monteleone (2019). Ma, soprattutto, “Il capo dei capi”, regia di Enzo Monteleone e Alexis Sweet (2007).
C’è qualcuno ancor più bello di lui
Daniele Liotti ha due figli avuti dalla compagna, Cristina D’Alberto Rocaspana, attrice e modella italiana che ricordiamo in “Incantesimo”, “Carabinieri”, “Vivere”, “Distretto di Polizia” e “Un posto al sole”. E oggi ci concentriamo proprio su uno dei due rampolli. Che riesce a essere anche più bello del papà. E non è di certo semplice!
Francesco è nato nel 1998. La relazione tra i suoi genitori si ruppe quando era ancora piccolo, aveva solo tre anni. Parlando dei suoi sentimenti in proposito Francesco ha dichiarato: “Avevo il cuore spezzato. La mancanza di mio padre mi ha fatto molto soffrire e ha sicuramente influito sul mio carattere. Fino alle elementari sono stato un bambino piuttosto difficile, fin troppo vivace. Non avevo mai voglia di studiare, ero iperattivo e per sfogarmi facevo qualsiasi tipo di sport. Ho cominciato a tranquillizzarmi solo verso gli otto anni.”
Grazie ai consigli del papà Francesco è arrivato al successo con la serie “La Compagnia del Cigno”, con Alessio Boni e Anna Valle. Francesco ha riconosciuto che il padre: “Ha cercato di starmi il più possibile vicino. Quando gli ho chiesto consigli sulla carriera d’attore mi ha solo detto che non devo improvvisare, ma studiare“.