È l’attore di cinema hard più famoso d’Italia ma in pochi sono a conoscenza del terribile dramma vissuto da Rocco Siffredi, che si è raccontato nel corso di un’intervista.
Rocco Antonio Tano, in arte Rocco Siffredi, è l’attore di cinema hard più famoso del Paese ed uno dei più conosciuti a livello internazionale. Oltre alla recitazione, nel corso della sua carriera si è cimentato nella produzione e nella regia ed ha fondato la sua casa di produzione, la Rocco Siffredi Production.
Il suo nome d’arte prende ispirazione da Roch Siffredi, personaggio interpretato dall’attore Alain Delon nel film “Borsalino”.
Dagli esordi al ritiro
La sua carriera nella pornografia è iniziata nel 1984. All’epoca aveva solamente 20 anni e, dopo essersi trasferito a Parigi, ha incontrato il produttore Gabriel Pontello, che lo ha fatto entrare nel mondo del cinema hard.
Il primo film in cui ha recitato è “Belle d’amour”. Per un paio di anni si è allontanato dal settore per lavorare come modello a Londra, dove ha vissuto insieme alla sua fidanzata Tina. In seguito alla rottura con quest’ultima, ha ripreso la carriera nel porno.
Nel 1987 ha recitato nel suo primo film italiano “Fantastica Moana”, insieme alla celebre Moana Pozzi. Si è poi trasferito a Los Angeles, dove è stato scelto per il film “Curse of the Catwoman”, diventato un vero successo. Così la sua notorietà è aumentata e presto è diventato uno degli attori più apprezzati nel settore, prima di ritirarsi nel 2017.
Oggi Rocco continua ad occuparsi di regia e produzione, oltre ad essere un volto della televisione spesso invitato nelle trasmissioni come ospite.
Una tragedia inaspettata
Nel corso di un’intervista negli studi del programma “Ti sento”, si è aperto completamente parlando del dramma che ha colpito la sua famiglia quando lui aveva solamente sei anni.
“Ero all’asilo, mi venne a prendere un’amica di mia sorella. Mi porta a casa e io sento le grida sotto casa. Quel giorno ha cambiato la nostra famiglia” ha spiegato l’attore, raccontando della morte di suo fratello, che all’epoca aveva 12 anni, in seguito ad una crisi epilettica.
I mesi successivi alla tragedia sono stati “ancora peggio”, come affermato dallo stesso Siffredi. Dopo aver vissuto per sei mesi a Milano, ospitato da alcuni parenti, è tornato dai suoi genitori. Ma sua madre non era più la stessa.
Rocco ha spiegato che per un anno sua madre ha continuato ad apparecchiare e a mettere il cibo in tavola per suo fratello. Nonostante le venisse detto che non sarebbe tornato mai più, lei insisteva.
“Una donna che perde un figlio a 12 per una crisi epilettica e tutto a un tratto impazzisce” ha affermato Rocco, che non ha potuto trattenere le sue emozione.