Un grande successo per l’attore romano, ma anche fragilità che, in passato, erano diventate vere e proprie ossessioni
In questo momento è probabilmente l’attore italiano in maggiore ascesa. Sia nazionale che internazionale. Si gode il meritato successo, Alessandro Borghi. Nella sua vita, però, non c’è solo la gioia per una carriera in grande ascesa. Ma anche paure e fragilità. Come quella raccontata dallo stesso interprete cinematografico.
35enne romano, inizia la sua carriera come stuntman. Poi l’attività vera e propria di recitazione. Tanta gavetta, soprattutto come comprimario in film ambientati a Roma. Iniziamo ad apprezzarne la grande bravura nel 2015 con il film “Non essere cattivo”, dove interpreta Vittorio, presentato fuori concorso alla 72ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Con questa interpretazione vince il premio Nuovo Imaie Talent Award come miglior attore italiano esordiente e viene nominato come miglior attore protagonista ai David di Donatello 2016.
Ovviamente il successo nazionale arriva nel 2018, con l’interpretazione di Stefano Cucchi nel film “Sulla mia pelle”. Un film discusso, perché tratto, ovviamente, dalla tragica storia del giovane romano. Ma l’interpretazione di Borghi è sensazionale, tanto che gli vale il David di Donatello.
Da quel momento la carriera in continua crescita ed evoluzione. Recita infatti sia nel film, sia nella serie “Suburra”. In quest’ultima, però, ha un ruolo da assoluto protagonista. Ma nel suo curriculum non possiamo non menzionare anche “Napoli velata”, “The place” e “Mondocane”.
Il sogno ricorrente
Alessandro Borghi ha avuto anche la capacità di imporsi sul panorama internazionale. Un esempio lampante è dato dalla serie “Diavoli”. Nella prima stagione, Alessandro Borghi ha interpretato il ruolo di protagonista, non sfigurando al fianco di un attore apprezzato e amato come Patrick Dempsey. E proprio in queste settimane stiamo guardando con grande interesse la seconda stagione.
In questo momento, quindi, parliamo di uno degli attori più apprezzati. Ma anche per i personaggi di successo la vita riserva spesso momenti di grande sofferenza e di fragilità. E quella provata, ormai da tempo e ciclicamente da Alessandro Borghi è una delle paure maggiori che possano attanagliare un essere umano. Perché va a incidere su ciò che abbiamo di più prezioso.
E’ stato lo stesso Alessandro Borghi a parlarne in un’intervista, aprendo il proprio cuore totalmente. Borghi ha raccontato di aver avuto, soprattutto da bambino un inquietante sogno ricorrente sulla morte dei suoi genitori. Una scena vissuta e rivissuta che, ovviamente, vista la giovane età, lo turbava moltissimo, fino a traumatizzarlo.
Una vera e propria ossessione che, fortunatamente, con gli anni è andata a scemare. Ma nel corso dell’intervista, Borghi ha ammesso di temere molto questo tipo di sogni drammatici che, purtroppo, nel “gioco della vita”, prima o poi potrebbero avverarsi.