“Ho fatto tutto io, sono stata io a cavalcare l’onda”. Ecco le rivelazioni autentiche dell’ex compagna di Salvador Dalì e David Bowie
Ha bisogno di davvero poche presentazioni. Oggi 83enne, cantante, attrice e conduttrice televisiva. Sappiamo molto di lei, dato che è sulla breccia da decenni ormai. Amanda Lear è stata brava a sfruttare anche le malelingue per creare e perpetuare il suo successo.
Nata a Saigon, è di nazionalità francese, ma naturalizzata britannica. Per quanto concerne la carriera di cantante, ha raggiunto la popolarità grazie a singoli come “Tomorrow” e “Queen of Chinatown”. Vanta 18 album, più di 50 singoli e circa 15 milioni di album e 25–30 milioni di singoli venduti nel mondo.
Attirò l’attenzione del pubblico nel 1973, dopo aver posato come modella fetish sulla copertina dell’album For Your Pleasure dei Roxy Music, grazie alla quale cominciò la storia d’amore con David Bowie, che la spinse ad entrare nel mondo della musica. Ha intrapreso la carriera come modella all’inizio degli anni sessanta, distinguendosi per una certa androginia, che colpì anche il pittore surrealista Salvador Dalí, per il quale posò spesso e con cui ha intrecciato una relazione.
Da Dalì a Bowie, relazioni importanti per Amanda, nonostante diverse persone abbiano, nel tempo, dubitato della sua femminilità. E riguarda proprio questo dettaglio l’intervento che Amanda Lear ha effettuato qualche tempo fa. Da decenni, infatti, la sua particolare androginia ha sempre alimentato dicerie sul fatto che, in realtà, potesse essere un trans. Ecco la versione di Amanda.
Amanda Lear trans?
“Chi ha avuto modo di vedere le mie foto non può che essere definito un idiota se continua a sostenere che io sono un uomo” sono state le parole al settimanale ‘Oggi’. Insomma, è dura la replica dell’artista. Amanda Lear ha ammesso candidamente che questa sua peculiarità è stata, probabilmente, la cosa principale che le ha regalato il successo.
Il tema, infatti, ha sempre incuriosito tante persone. In un’altra intervista, questa volta concessa a “Domenica In” e a Mara Venier, Amanda Lear ha dichiarato: “Ho fatto tutto io, sono stata io a cavalcare l’onda, sfruttando la mia voce particolare. Questa ambiguità mi ha aiutato tantissimo, perché alla fine si parlava solo di me”.
I benefici sono stati quindi maggiori degli svantaggi per l’ex compagna di due geni come David Bowie e Salvador Dalì: “In questo modo abbiamo ottenuto pubblicità, cosa che a me oggettivamente serviva. Ancora oggi parlano di me, quindi è la dimostrazione che questo evidentemente ha funzionato. Altrimenti sarei stata dimenticata”.