Gianluigi Nuzzi è uno dei giornalisti più apprezzati, nonché autore e conduttore volto della trasmissione “Quarto Grado”. Ma com’era prima di raggiungere la notorietà?
Noto per la conduzione della trasmissione “Quarto Grado”, Gianluigi Nuzzi è uno dei giornalisti più apprezzati degli ultimi tempi.
Da sempre appassionato di scrittura, a soli 12 anni ha iniziato a collaborare con il fumetto settimanale “Topolino”. Diventato giornalista professionista negli anni novanta, ha lavorato per diversi quotidiani e riviste tra cui “Espansione”, “L’Europeo” ed il “Corriere della Sera”. Ha poi collaborato per molto tempo con “Il Giornale”, “Panorama” e “Libero” in qualità di inviato.
Chi è Gianluigi Nuzzi: carriera e famiglia
Nel corso della carriera, Nuzzi si è occupato della stesura di numerose pubblicazioni di successo. Tra queste spicca il libro inchiesta “Vaticano S.p.A.”, seguito da un’altra inchiesta sulla ‘ndrangheta dal titolo “Metastasi”.
Nel 2011 è diventato il conduttore della trasmissione “Gli intoccabili”, debuttando sul piccolo schermo. Mentre, a partire dal 2013, è stato scelto da Mediaset per la conduzione di “Quarto Grado”. Inoltre gli è stata affidata la carica di vicedirettore della testata Videonews.
In merito alla sua vita privata, Nuzzi è sposato con la collega Valentina Fontana, giornalista freelance per “Libero” e “Il Giornale”, oltre che ceo di una società che si occupa di pubbliche relazioni e comunicazione. La coppia ha avuto due figli: Edoardo, nato nel 2007, e Giovanni, nato nel 2010.
Il passato del giornalista
Nato nel 1969 a Milano, Nuzzi ha sempre avuto una passione per la scrittura, come affermato in precedenza, che lo ha portato ad avvicinarsi al settore fin da ragazzino.
Da giovane si è iscritto al Liceo Pascal senza, però, frequentare molto le lezioni. L’interesse verso il giornalismo è sempre stato più forte.
Ma com’era prima di raggiungere la notorietà? Oggi il giornalista è noto per le cicatrici sul suo volto, segnato dall’incidente stradale avuto nel 1998 mentre si trovava sul suo motorino – con il quale si è schiantato contro ad una Jeep.
Dalla fotografia scattata parecchi anni fa, ciò che colpisce in particolare è la chioma di capelli che gli coprono la fronte. Ma questa sembra una delle poche differenze rispetto al passato: il suo viso ed il suo sguardo intenso, infatti, sono rimasti gli stessi.