Ieri mattina ad Anzio (Roma), una dottoressa è stata trovata morta all’interno della casa dove viveva: disposto l’esame autoptico sulla salma.
Una dottoressa dell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina è stata trovata morta nella sua abitazione di Anzio. L’allarme è scattato ieri mattina quando i colleghi del nosocomio, non vedendola presentarsi a lavoro, hanno contattato i carabinieri.
I militari dell’Arma si sono, dunque, recati presso l’appartamento della donna e, dopo le mancate risposte al campanello, hanno forzato la porta ritrovandosi difronte alla terribile scena. Ora si indaga sulle cause del decesso.
Anzio, non si presenta a lavoro in ospedale: dottoressa trovata morta all’interno della sua abitazione
Dramma nella mattinata di ieri, lunedì 4 luglio, ad Anzio, comune in provincia di Roma, dove una donna è stata trovata morta in casa. Si tratta di un medico nefrologo che lavorava presso l’ospedale Santa Maria Goretti di Latina, di cui non sono state diffuse le generalità.
Tutto è partito quando i colleghi dell’ospedale non l’hanno vista arrivare all’ambulatorio. Preoccupati dell’assenza ingiustificata, riporta il quotidiano Il Messaggero, hanno lanciato l’allarme chiamando i carabinieri. In seguito alla segnalazione, una pattuglia si è recata presso la casa dove viveva la dottoressa.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Spaventoso frontale tra auto e Suv: morti padre e figlio
I militari hanno provato più volte a suonare al campanello, ma dopo le mancate risposte, hanno forzato il portone entrando nell’appartamento. Qui hanno rinvenuto il corpo senza vita della donna. Inutili tutti i tentativi di soccorso, per la donna era ormai troppo tardi.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Agricoltore scomparso da un anno: trovato il cadavere in un ruscello
Avviate le indagini che dovranno far luce sulla morte del medico, coordinate dalla Procura della Repubblica di Velletri. Da quanto appurato, scrivono i colleghi de Il Messaggero, pare che il decesso possa risalire a circa sei ore prima del ritrovamento. Non ancora chiare le cause, maggiori dettagli emergeranno dall’autopsia disposta sulla salma. Gli investigatori non escludono, in base ad alcune tracce all’interno dell’abitazione, che possa essersi trattato di un gesto volontario da parte della dottoressa che sembra soffrisse di depressione.