Vincono 500mila euro alle slot, ma dopo dieci anni devono restituirli: il motivo è inusuale, tutti i dettagli della vicenda.
Pensate di vincere 500mila euro e dopo dieci anni doverli restituire: come prendereste la notizia? E’ quello che è successo ad un gruppo di amici che molto tempo si sono ritrovati con una grande somma di soldi e oggi sono stati chiamati a presentarsi a la corte d’appello di Firenze che ha deciso che devono ridare il mezzo milione di euro, incassato nel 2012 alle slot machine di Snaitech.
Una doccia fredda che mette in una posizione scomoda i tre ragazzi, protagonisti della storia, che sono costretti a presentarsi e a restituire il premio che avrebbe dovuto essere la svolta della vita.
Vincono 500mila euro, dopo dieci anni la doccia fredda: devono restituirli
Si tratta di una situazione piuttosto insolita, dal momento che una volta vinti i soldi dovrebbero essere di chi li ha ottenuti. Ma non in questo caso, in quanto sembra che la vincita sia avvenuta in un contesto ambiguo, dovuta ad un’anomalia tecnica.
I tre toscani sono riusciti ad ottenere i soldi tramite un decreto ingiuntivo del Tribunale, ma in appello è stato stabilito il contrario. In realtà proprio quella sera nella sala giochi sulla via Nuova per Pisa tutti i presenti giocatori alle slot avevano vinto, ma la Snatitech aveva fin da subito contestato l’accaduto spiegando attraverso un comunicato stampa l’anomalia.
Tutti i vincitore all’epoca fecero causa all’azienda, ma nessuno ottenne la somma che spettava loro, tranne i tre amici che ricevettero 500mila euro per mezzo del decreto attraverso cui è stato richiesto alla società di versare i soldi al gruppo.
Nel 2018 l’azienda va in appello ed oggi dopo 10 anni dall’episodio, i giudici d’Appello di Firenze, si oppongono al primo grado e nei documenti si legge
La corte di Appello di Firenze…condanna gli appellati a restituire a Snaitech tutte le somme ricevute in dipendenza del decreto ingiuntivo revocato e della pronuncia impugnata, somme da maggiorarsi con gli interessi di legge a decorrere dalle date dei pagamenti. Spese di entrambi i gradi compensate.
Inoltre, si sottolinea il fatto che l’anomalia è stata resa nota e percepibile non appena è accaduta. Ora resta da capire come si difenderanno i tre signori che dopo tutto questo tempo devono restituire i soldi. E la domanda che tutti si pongono é: li hanno spesi?