Andrea Maiolo è stato accoltellato in un bar pasticceria a Biella, in viale Macallè. Il ragazzo aveva solo trent’anni ed è morto poco dopo l’intervento dei medici.
E’ accaduto in pieno giorno in una pasticceria a Biella in viale Macallè. Il trentenne Andrea Maiolo ha perso la vita dopo essere stato accoltellato da un suo familiare. Nonostante i soccorsi siano arrivati immediatamente sul posto, non c’è stato nulla da fare per la vittima.
La coltellata all’addome è arrivata dritta al ragazzo da parte di un parente che non ha esitato a colpirlo e ad ucciderlo. Dopo una serie di tentativi, è morto oggi e la polizia sta già lavorando da giorni al caso.
Andrea Maiolo accoltellato: i dettagli sulla vicenda
Nel mirino della vicenda è finito Gregory Gucchio, ventidue anni, fidanzato della sorella di Andrea. La tragedia è avvenuta dopo una lite scoppiata all’interno di una pasticceria. In realtà la discussione sarebbe iniziata tra la vittima e la sorella, soltanto in un secondo momento si sarebbe aggiunto il presunto assassino.
Gucchio avrebbe preso le difese della sorella della vittima. L’omicida lavora presso la pasticceria dove è accaduta la tragedia. Il litigio si è ampliato ed è diventato sempre più violento tanto da portare il pasticcere ad impugnare il coltello e colpire Maiolo.
Secondo quanto riportano gli agenti di polizia, già nella giornata di sabato era scoppiata una lite tra i due e a dividerli era stata proprio la polizia, intervenuta sul posto. La coppia era stata portata in ospedale per curare le ferite, ma la domenica è scoppiato lo scontro definitivo.
Al momento dell’omicidio, nel locale non c’erano clienti ma soltanto i dipendenti e i gestori che sono stati interrogati come testimoni e dovranno essere risentiti nel corso delle indagini. Inoltre, sono fondamentali anche le immagini registrate dal circuito che vi è all’interno della struttura.
La squadra mobile della questura di Biella sta portando avanti il caso e ieri per tutto il pomeriggio sono stati effettuati degli accertamenti in pasticceria per entrare ancora più nel dettaglio della vicenda e capire maggiormente cosa è accaduto.
Il motivo del litigio resta un mistero. Attualmente le indagini sono guidate e coordinate dal sostituto procuratore Paola Francesca Ranieri e dal procuratore capo Teresa Angela Camelio. Si attendono ulteriori informazioni sull’episodio.